Esisteva un canale di un utente in cui il nick name era “Io parlo!”al quale potevano accedervi tramite password alcuni utenti fra i quali io Samantha Buldrini e gli altri intervistati. Nel canale youtube vi erano dei miei progetti. Io Samantha Buldrini avevo chiesto all’ex utente di Youtube MyaDeby di dare spazio a delle interviste. L'ex utente di YouYube MyaDeby non era disabile, era un'intervistatrice.
YouTube ha occultato il canale forse perché in diversi utenti avevano accesso .
Io Samantha Buldrini ho telefonato personalmente alla sede di
YouTube negli Stati Uniti per chiedere come mai il canale fosse stato da
loro oscurato ma non mi hanno ascoltata , mi dissero di compilare un modulo che
poteva essere una trafila infinita e decisi di evitare questa modalità di
recupero del canale. Il canale YouTube dell’ utente "Io parlo !"era stato
visionato da più utenti e potevano accedervi gli stessi intervistati tramite
una password che era stata data a loro, mentre l' utente "Io parlo!" aveva un'altra password . Sul canale YouTube
dell’utente "Io parlo!" si caricavano dei progetti video che erano di mia idea e
proposta in cui c’erano due persone di sesso maschile i quali lavoravano in
cooperativa sociale Nazareno .
Samantha Buldrini
Qui sotto rilascio
scritta l’intervista di Diego Bianchi in sostituzione di quella che YouTube ha
occultato e non ci ha più restituito.
INTERVISTA FATTA A
DIEGO BIANCHI , CARPI (MO)
Dalla scuola materna sono stato segnalato sotto le cure della neuropsichiatra
infantile di Carpi tramite le insegnanti , le quali sostenevano che io mi
isolavo, non parlavo e non mi esprimevo
correttamente come gli altri e anche le compagne di asilo mi trattavano
male. Sin dalla tenera età avevo paura a farmi avanti con gli altri,
non riuscivo a comunicare e mi bloccavo ero impacciato e stavo fermo ,
aspettavo che gli altri facessero il primo passo , questo sia a scuola
che fuori e questo mi procurava dolore e rabbia poichè non riuscivo a
comunicare con gli altri. In specifico ricordo un fatto che accadde alla
scuola
materna dove una compagna di
classe mi tirò uno schiaffo a seguito di un mio interesse nel volere
fare la
sua conoscenza e in generale le compagne di scuola materna mi trattavano male e mi dicevano brutte
parole, tipo “fai schifo” “vattene” “sei brutto” ecc… inoltre le maestre mi insultavano verbalmente e a volte
mi tiravano i capelli davanti ai miei compagni
mi accusavano di non valere , mi davano dell’incapace ... così sono
cresciuto con questi pensieri. Successivamente tramite la segnalazione delle
maestre che parlarono coi miei genitori e con il parere positivo di questi, sono cresciuto
con visite sporadiche da psicologi e psichiatri che curavano il mio stato mentale
ritenuto alterato e con la diagnosi seguente : “disagio sociale e disturbi
dell’apprendimento “ e poi successivamente quando sono cresciuto mi è stato
diagnosticato "disturbo schizoide e complessi di inferiorità” . Con la crescita il dipartimento di salute
mentale nonchè Simap mi ha
inferto paure e traumi quali sentirmi
inferiore agli altri, diverso e con dei problemi con i quali avrei convissuto fino alla mia
morte. Non solo, dalla maggiore età mi sono stati dati i farmaci : Olanzapina,
Risperdal, Levopraid . Ed i psichiatri che mi hanno seguito dicevano che io
avrei dovuto assumere questi farmaci altrimenti sarei andato giù di testa e che
in seguito avrei avuto dei problemi che non avrei mai potuto
risolvere. In particolare dall’anno 2004 al 2005 sono stato seguito dallo
psichiatra Rubes Bonatti il quale
durante le sedute mi trattava male verbalmente umiliandomi più volte. A 22 anni
iniziai il mio calvario nella cooperativa sociale Nazareno di Carpi, ovviamente
con la consapevolezza da parte dei miei genitori , soprattutto di mio padre il
quale desiderava che io, prendessi uno stipendio aggiuntivo, mi è stata fatta
dare dapprima un’invalidità mentale del 75%
per secondo una pensione erogata dallo stato di 300 euro che mi avrebbero
permesso di sentirmi successivamente umiliato come persona e infelice nella mia
vita e specialmente nel campo sentimentale essendo che non ho ancora avuto una storia con una ragazza , oppure se
era nata qualche simpatia all’interno dell’ambiente di lavoro, mi è stata tolta
dal gestore della cooperativa Nazareno di Carpi Fausto Ghedini per il quale io ho
sempre portato rispetto , quest’ ultimo invece , Fausto mi ha inferto
non solo sofferenza e mole di lavoro pesante e mi diceva che io i miei
problemi me li sarei portati fino alla morte . Inoltre mi ha anche fatto passare per problematico agli occhi di una ragazza anche
anch’essa lavorava in cooperativa e che
mi piaceva (Romina), la quale mi ha
rifiutato e non si è più fatta vedere. Io fino ad oggi non ho avuto l' opportunità di
fare l’amore con una ragazza .Io sono Vergine , Cristiano Eterosessuale .
Devo segnalare il fatto che io ho lavorato nella cooperativa
sociale Nazareno Work per 11 anni e il responsabile Fausto Ghedini controllava ogni
giorno il mio umore e come rispondevo ai colleghi, con quale tono , molto
spesso con la scusa che me la prendevo durante il lavoro per fatti personali
miei e a volte con un altro collega di
lavoro di nome Domenico , Fausto e il suo socio Paolo ci giocavano su questa
cosa e ci trattavano come handicappati e ci facevano sentire inferiori davanti
agli altri colleghi di lavoro derindendoci alle spalle. Sul posto di lavoro era
vietato parlare come se fossimo in una prigione. Inoltre, devo dire che Fausto
l’unico responsabile del Laboratorio
Nazareno Work (che fa capo alla cooperativa Nazareno) era strettamente in
contatto con il dipartimento di salute mentale di Carpi (SIMAP) la quale
dipendente e prima infermiera Emanuela Ferri gestiva così la mia terapia
farmacologica ed ogni volta che mi presentavo al lavoro anche solo serio ma
anche senza un motivo , solo per i fatti miei , Fausto chiamava a mia insaputa
appunto l'infermiera Ferri la
quale
comunicava al Simap che avrei dovuto essere seguito e chiamato a fare
delle
visite psichiatriche . Inoltre Fausto chiamava mio padre e comunicava
sempre a
mia insaputa quello che facevo con la scusa che le mie condizioni di
salute
mentale fossero peggiorate . Una volta tornato a casa mio padre mi
chiedeva con
insistenza cosa era successo, facendomi ogni volta immagonare e stavo
male
anche quando uscivo di casa, mi portavo questo dolore alle spalle. A
causa dell'inserimento nella cooperativa sociale Nazareno ho perso tanti
anni e tante opportunità di lavoro e realizzarmi serenamente nella mia
vita. Lo stipendio irrisorio che mi davano non era sufficente a vivere
dignitosamente come avrei voluto.
Inoltre vorrei dire che per anni sono stato inserito nelle
parrocchie di Carpi e più volte sono stato trattato male anche all’interno di
queste, per la mia timidezza sono stato usato come raccattapalle alle partite di calcetto durante le
sagre parrocchiali mentre altre volte io cercavo di inserirmi nel contesto
corale e mi hanno isolato perché mi vedevano in compagnia di un'altra persona,
Domenico (mio collega di lavoro al nazareno work) poiché questi ritenevano che
avesse grossi problemi e mi hanno etichettato alla pari di lui .
La pensione di invalidità e le continue insistenze del Simap
hanno fatto si che io dipendessi a tutti gli effetti dal medesimo ente. Quando
assumevo psicofarmaci non ero al 100% nella mia forma fisica, il mio corpo si era anche un po’ deformato ed
ero sempre stanco a terra e avevo
parecchi sbalzi d’umore che io normalmente non ho come persona e la gente si
divertiva a crearmene ulteriormente mettendo zizzagne fra me e i miei amici per
questo ho sofferto tante volte.
A volte non ero capace di esprimermi a gesti e parole come meglio avrei
voluto e molte volte la gente mi ha usato facendomi così prendere anche
colpe di cose che neanche ero a conoscenza. La gente
con la sua scusa di farmi svegliare si
divertiva a prendersi gioco di me quando assumevo farmaci , mi trattavano come
fossi un giocattolo. Io mi sono sentito usato dalla gente che mi trattava male
poiché a quel periodo non ero capace di esprimermi come volevo o in modo colto
per farmi capire e per questo sono stato ingiustamente giudicato in modo negativo.
Io avevo un vago interesse per il fenomeno degli spiriti e
mi ero leggermente informato al fenomeno ufo/et ma i miei interessi principali erano molto diversi da
questi, sapevo di gente che si occupava di queste cose ma sono cose che per me non sono importanti .
Ho avuto amici normali ma anche persone considerate con dei problemi ma che per
me erano bravissime persone e che qualcuno di loro era trattato peggio di me e
si tiene su di morale mediante il lavoro.
Devo dire un'altra cosa, riguardo al mio hobby che era il canto, nel corso degli anni in cui ho partecipato a molti concorsi ed ho vinto premi e medaglie ma senza che sopra di essi ci fosse apposto il mio nome e cognome , cioè senza avere avuto un minimo riconoscimento come persona in quanto tale.
Devo dire un'altra cosa, riguardo al mio hobby che era il canto, nel corso degli anni in cui ho partecipato a molti concorsi ed ho vinto premi e medaglie ma senza che sopra di essi ci fosse apposto il mio nome e cognome , cioè senza avere avuto un minimo riconoscimento come persona in quanto tale.
A mio parere al giorno d’oggi la sensibilità come qualità
insita nelle persone non serve più , solo gli spietati e violenti fanno
successo nella loro vita secondo il mio punto di vista vengono reputati normali
le persone violente sia a livello fisico che mentale (soprattutto gli uomini),
quelle che trattano male gli altri fregandosene
di tutto e di tutti . Le persone sensibili al giorno d’oggi sembrano
essere considerate delle persone stupide. A mio parere le persone tranquille e semplici
, timide , faticano ad essere accettati dalla società in generale . Mi spiace se qualcuno in compagnia con me si sia
infamato , si sia reso ridicolo stando vicino a me, non voglio essere un
peso per gli altri. Mi sono separato da tanti amici per fattori esterni .
Rilascio
questa dichiarazione non perché cerco la ragazza su
internet o sia alla ricerca di un’assistente sessuale, semplicemente
spero che
la mia vita e quella di tanti possa migliorare e io riesca ad uscire da
questa
fogna che psicologi e psichiatri mi hanno creato inabissandomi ed è
probabile che tentino di inabissare chi mi è o mi è stato caro , cosa
che io non voglio . Per me andare
da questa gente (psicologi e psichiatri)
è come dare l’anima al diavolo. Speculano sulla tua ignoranza e ti
vogliono fare annegare nei tuoi problemi. C’è stata violazione di privacy esterna ma
certe cose dovevano rimanere a livello
medico invece sono anche entrate nella mia vita personale . Io ritengo
il malato
non sia una proprietà ma abbia una sua vita personale che deve essere
rispettata quanto una persona sana. Io non mi considero un malato o un
pazzo ma a causa di questi traumi inflitti da persone che dovrebbero
tirarli via ho avuto una vita molto difficile.
Diego Bianchi
Io Samantha Buldrini non sono un medico, non sono un
avvocato non sono un’infermiera e non ho avuto modo di assistere questa persona
come se fosse un mio paziente e
non sono
una cura. Ho sposato questa causa dei disabili poiché da testimone
esterna ho
potuto verificare assistendo a degli episodi di queste persone ritenute
inferiori o inesistenti per la società. Io direi di evitare ruote
infinite,
vale a dire situazioni di ciclicità , evitare lavaggi del cervello come
fossero
in lavatrice a persone che già hanno i loro problemi. Noi non vogliamo
avere
illusioni dopo quello che abbiamo passato. Colgo questa occasione per
chiedere
scusa all’ex utente MyaDeby e Diego Bianchi alle infamie che mia madre
Lorella diede a loro anni fa, tali infamie erano: mia mamma
dichiarava che MyaDeby e Diego Bianchi e anche un'altra ragazza di nome
Sara erano dei tossici con me inclusa in compagnia (io non prendo
farmaci e psicofarmaci), forse proprio per questo che sul web si è
diffusa questa voce sul blog chiamato "Il Peyote" succesivamente . Mia
madre Lorella non ha infamato certo per
invidia l’ex utente Mya Deby , si sa che i malvagi vanno
sempre avanti generalmente si vedono persone che
occupano posizioni sociali più elevate che non sono persone per bene ma
ormai è così in tutti in campi. La mia speranza è che le cose cambino
in fretta.
Samantha Buldrini
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