La differenza tra web 1.0, web 2.0
(e Web 3.0)
Sempre più spesso si sente parlare di web 1.0 e web 2.0 senza sapere esattamente di cosa si tratti e fondamentalmente che differenza ci sia tra i due., poi se ne aggiunge ipoteticamente un terzo. ..
Esistono ormai molti post sui vari blog che raccontano tutta la storia su come si sia passati al web 2.0, sull’esplosione della bolla dot-com nel 2001 e le varie riflessioni se la rete fosse stata sopravvalutata o meno.Ci limitiamo qui a tracciare le definizioni dei vari tipi di web, introducendo, per quel che se ne sà ancora, quelle che dovrebbero essere le caratteristiche del web 3.0.
Partiamo con le definizioni:
Web 1.0 Le informazioni sono pubblicate in maniera statica, immaginate come un vostro foglio di word con testo e immagini, portato su web.
L’utente arriva sulla pagina, legge e se ne va senza nessuna interazione.
Web 2.0 Il termine venne coniato da Tim O’Reilly alla prima conferenza sul web 2.0. Per la prima volta si iniziò a dare grande importanza all’usabilità e al modo di condividere i contenuti. Il webmaster non è che una parte del sito, che, nei casi più importanti, è composto da comunità di migliaia di utenti (si pensi a Wikipedia).
Web 3.0 Come ogni rivoluzione, si cerca ora, con il web 3.0, di raffinare l’enorme cambiamento che ha portato il web 2.0: Il web 3.0 infatti, non sarà altro che un evoluzione del suo predecessore.
Attualmente non è ancora tutto chiaro ma da quel che si legge sulla rete, ma possiamo immaginarci uno scenario in cui le informazioni in rete vanno sempre di più agglomerate verso un unico database, e consultate da più pagine web grazie a tecnologie tipo XML, WSDL e derivate.Si parla altresì di intelligenze artificiali grazie ad algoritmi i quali , sempre più sofisticati che permetteranno un orientamento migliore in una rete sempre più affollata.Si dice Infine il web 3.0 si muoverà verso il 3D, con una rete non più fatta di pagine, ma di veri e propri spazi in cui “muoverci” per trovare quello che cerchiamo. (in questo l’esperienza di second life credo sia stata determinante). Ora tutto ciò a me pare molto esagerato e soprattutto enfatizzare il ruolo della realtà Virtuale , fittizzia , Illusoria e finta..DOVE ci porterà tutto questo?
Il fenomeno Debunkers e Disinformatori del web come sono nati secondo me e come si sono inseriti nel web …
Io credo che da quando il web da 1.0 è translitterato a 2.0 sia nato e si sia diffuso anche il fenomeno palese dei disinformatori , disinformatici, i quali , dicesi coloro che per i bene di non si sa che cosa , prendono informazioni presenti sul web e le cambiano a loro piacimento ; da una parte con E’ molto probabile che questi personaggi che si fingono manipolatori delle informazioni per il bene della comunità non siano altro che insorti nel momento in cui il web 2.o ha preso il via e dal momento che le informazioni hanno cominciato a veicolare più in fretta . Il paradosso a cui ci troviamo di fronte è che se ora le informazioni circolano più velocemente e troppo velocemente , si rischia che vi sia molto probabilmente una moltitudine di situazioni in alcuni casi vi possono essere sia lesive nei confronti di chi pubblica informazioni oppure proprie elaborazioni personali e rischia non solo di essere leso la propria copri right bensì ciò che regolarmente pubblica , di essere prese e manipolare , argomenti che magari possono essere talvolta derise!!! io credo che questi personaggi non solo non hanno un minimo di dignità personale ma anche soprattutto non si preoccupano minimamente delle conseguenze che queste loro derisioni e abitudinali comportamenti ledono comunque la privacy.
Questo veloce veicolare dell’informazione ha permesso non solo la nascita di questo si può dire lavoro di presa-rimessa in circolo dell’informazione .
Se pensiamo al passaggio tra web 1.0 e web 2.0
Nel web. 1.0 si poteva accedere alle informazioni che venivano pubblicate per così dire sul web , ma in modo statico : appunto per questo non si poteva accedere alle informazioni presenti sul web se non visitando un link per poi andarsene, non vi era in pratica la possibilità di diffondere un link o prendere del materiale altrui .
Web 1.0 Le informazioni sono pubblicate in maniera statica, immaginate come un vostro foglio di word con testo e immagini, portato su web.
L’utente arriva sulla pagina, legge e se ne va senza nessuna interazione. Questa era la dinamica di quei tempi per cui era impossibile che l’informazione venisse presa …
SPUNTI E RIFLESSIONI
Dalla nascita del web 2.0 le cose sono cambiate in maniera molto forte e dal movimento che le informazioni hanno iniziato a veicolare molo in fretta allora non solo si fa fatica a controllare soprattutto dalla rapidità della pubblicazione e della condivisione si passa alla presa e alla manipolazione che questi personaggi opera in maniera contorta che sembra non avere altro tempo per fare altre cose che controllare le persone e le notizie che circolano più velocemente.
Il paradosso e che se posso pubblicare qualcosa moto in fretta , allo stesso tempo non sono sicura/o se poi sono un soggetto tutelato o meno soggetto a restrizioni varie e mi potrebbero derubare il lavoro che ho fatto .
Il Web 2.0 è una visione di Internet che ha da dieci anni circa sta in piedi , ha influenzato praticamente l’intera esistenza ed il nostro modo di lavorare ed interagire con le informazioni in rete.Web 2.0 non è un software specifico, nè un marchio registrato dai Microsoft o Google, ma un un vero e proprio piattaforma in cui si sono dati spazio non solo informatici, disinformatori , stratega mediatici ma anche c’è chi inserisce onestamente delle proprie idee o comunque delle informazioni con scopi di divulgare cose importanti e/o necessarie e che molto spesso causa queste nuove figure come appunto chi si diverte o per mestiere , prende le informazioni che trova interessanti ai suoi scopi e le cambia a suo piacimento . Ecco dunque ecco .. e la cosa diventa non solo violazione di privacy bensì anche un vero e proprio Ledere le persone. Il Web 2.0 si riferisce alle tecnologie che permettono ai dati di diventare indipendenti dalla persona che li produce o dal sito in cui vengono creati. L'informazione può essere suddivisa in unità che viaggiano liberamente da un sito all'altro, spesso in modi che il produttore non aveva previsto o inteso.
Questo paradigma del Web 2.0 permette agli utenti di prendere informazioni da diversi siti simultaneamente e di distribuirle sui propri siti per nuovi scopi. Come vi dicevo prima , Gli appassionati e gli addetti al lavoro sostengono che non si tratta di derubare gli altri del loro lavoro per il proprio profitto. Essendo un prodotto open-source, che permette condividere le informazioni sulle quali è stato creato Internet e rende i dati più diffusi. Questo permette nuove opportunità di lavoro e di informazioni che possono essere costruite sopra le informazioni precedenti. Però Web 2.0 lascia ai dati una loro identità propria, che può essere cambiata, modificata o remixata da chiunque per uno scopo preciso. Una volta che i dati hanno un'identità, la rete si sposta da un insieme di siti web ad una vera rete di siti in grado di interagire ed elaborare le informazioni collettivamente.
Il Web 2.0 è costruito con tecnologie come Ajax, un approccio di sviluppo web basato su JavaScript ed il linguaggio di programmazione XML.
Questa miscela di tecnologie permette alle pagine di funzionare più come applicazioni per il desktop che come pagine di contenuto statico antiquate che troviamo di solito sul web.
tagging, ranking, trackback e reputazioni.
Inoltre molto probabilmente con questo sistema e con la scusa del Open Source , tutti ipoteticamente potrebbero avere accesso alle informazioni ma secondo me , un conto è accedere alle informazioni e semmai , tramite un social network condividere o comunque dare un parere favorevole o meno, un conto è invece appropriarsi di un lavoro di altri e Cambiarlo, modificandone intere parti o deridendo come fanno appunto questi personaggi chiamateli Disinformatori, debunkers , come volete : la realtà è questa!.
Samantha Buldrini
Nessun commento:
Posta un commento