mercoledì 24 marzo 2010

INTERVISTA FATTA A DIEGO BIANCHI CARPI (MO)



Esisteva un canale di un utente in cui il nick name era “Io parlo!”al quale potevano accedervi tramite password alcuni utenti fra i quali io Samantha Buldrini  e gli altri intervistati. Nel canale youtube vi erano dei miei progetti. Io Samantha Buldrini avevo chiesto all’ex utente di Youtube MyaDeby di dare spazio a delle interviste. L'ex utente di YouYube MyaDeby non era disabile, era un'intervistatrice.
YouTube ha occultato il canale forse perché in diversi utenti avevano accesso .
Io Samantha Buldrini ho telefonato personalmente alla sede di  YouTube negli Stati Uniti per chiedere come mai il canale fosse stato da loro oscurato ma non mi hanno ascoltata , mi dissero di compilare un modulo che poteva essere una trafila infinita e decisi di evitare questa modalità di recupero del canale. Il canale YouTube dell’ utente "Io parlo !"era stato visionato da più utenti e potevano accedervi gli stessi intervistati tramite una password che era stata data a loro, mentre l' utente "Io parlo!" aveva un'altra password . Sul canale YouTube dell’utente "Io parlo!" si caricavano dei progetti video che erano di mia idea e proposta  in cui c’erano due persone di sesso maschile i quali lavoravano in cooperativa sociale Nazareno .

Samantha Buldrini 

Qui sotto rilascio scritta l’intervista di Diego Bianchi in sostituzione di quella che YouTube ha occultato e non ci ha più restituito.
 INTERVISTA FATTA A DIEGO BIANCHI , CARPI (MO)

Dalla scuola materna  sono stato segnalato sotto le cure della neuropsichiatra infantile di Carpi tramite le insegnanti , le quali sostenevano che io mi isolavo, non parlavo e non mi esprimevo correttamente come gli altri e anche le compagne di asilo mi  trattavano male. Sin dalla tenera età avevo paura a farmi avanti con gli altri, non riuscivo a comunicare e mi bloccavo ero impacciato e stavo fermo , aspettavo che gli altri facessero il primo passo , questo sia a scuola che fuori e questo mi procurava dolore e rabbia poichè non riuscivo a comunicare con gli altri. In specifico ricordo un fatto che accadde alla scuola materna dove una compagna di classe mi tirò uno schiaffo a seguito di un mio interesse nel volere fare la sua conoscenza e in generale le compagne di scuola materna mi trattavano male e mi dicevano brutte parole, tipo “fai schifo” “vattene” “sei brutto” ecc…  inoltre le maestre mi insultavano verbalmente e a volte mi tiravano i capelli davanti ai miei compagni  mi accusavano di non valere , mi davano dell’incapace ... così sono cresciuto con questi pensieri. Successivamente tramite la segnalazione delle maestre che parlarono coi miei genitori e con il parere positivo di questi, sono cresciuto con visite sporadiche da psicologi e psichiatri che curavano il mio stato mentale ritenuto alterato e con la diagnosi seguente : “disagio sociale e disturbi dell’apprendimento “ e poi successivamente quando sono cresciuto mi è stato diagnosticato "disturbo schizoide e complessi di inferiorità”  . Con la crescita il dipartimento di salute mentale nonchè Simap mi ha inferto  paure e traumi quali sentirmi inferiore agli altri, diverso e con dei problemi  con i quali avrei convissuto fino alla mia morte. Non solo, dalla maggiore età mi sono stati dati i farmaci : Olanzapina, Risperdal, Levopraid . Ed i psichiatri che mi hanno seguito dicevano che io avrei dovuto assumere questi farmaci altrimenti sarei andato giù di testa e che in seguito  avrei avuto  dei problemi che non avrei mai potuto risolvere. In particolare dall’anno 2004 al 2005 sono stato seguito dallo psichiatra  Rubes Bonatti il quale durante le sedute mi trattava male verbalmente umiliandomi più volte. A 22 anni iniziai il mio calvario nella cooperativa sociale Nazareno di Carpi, ovviamente con la consapevolezza da parte dei miei genitori , soprattutto di mio padre il quale desiderava che io, prendessi uno stipendio aggiuntivo, mi è stata fatta dare dapprima un’invalidità mentale del  75% per secondo una pensione erogata dallo stato di 300 euro che mi avrebbero permesso di sentirmi successivamente  umiliato come persona e infelice nella mia vita e specialmente nel campo sentimentale essendo che non ho ancora  avuto una storia con una ragazza , oppure se era nata qualche simpatia all’interno dell’ambiente di lavoro, mi è stata tolta dal gestore della cooperativa Nazareno di Carpi Fausto Ghedini per il quale io ho sempre portato rispetto , quest’ ultimo invece , Fausto  mi ha inferto  non solo sofferenza e mole di lavoro pesante e mi diceva che io i miei problemi me li sarei portati fino alla morte . Inoltre mi ha  anche fatto passare  per problematico agli occhi di una ragazza anche anch’essa lavorava in cooperativa e  che mi piaceva  (Romina), la quale  mi  ha rifiutato e non si è più fatta vedere.  Io fino ad oggi non ho avuto l' opportunità di fare l’amore con una ragazza .Io sono Vergine , Cristiano Eterosessuale .

Devo segnalare il fatto che io ho lavorato nella cooperativa sociale Nazareno Work per 11 anni e il responsabile Fausto Ghedini controllava ogni giorno il mio umore e come rispondevo ai colleghi, con quale tono , molto spesso con la scusa che me la prendevo durante il lavoro per fatti personali miei e a volte con un altro collega di lavoro di nome Domenico , Fausto e il suo socio Paolo ci giocavano su questa cosa e ci trattavano come handicappati e ci facevano sentire inferiori davanti agli altri colleghi di lavoro derindendoci alle spalle. Sul posto di lavoro era vietato parlare come se fossimo in una prigione. Inoltre, devo dire che Fausto l’unico responsabile del  Laboratorio Nazareno Work (che fa capo alla cooperativa Nazareno) era strettamente in contatto con il dipartimento di salute mentale di Carpi (SIMAP) la quale dipendente e prima  infermiera  Emanuela Ferri gestiva così la mia terapia farmacologica ed ogni volta che mi presentavo al lavoro anche solo serio ma anche senza un motivo , solo per i fatti miei , Fausto chiamava a mia insaputa appunto l'infermiera Ferri  la quale comunicava al Simap che avrei dovuto essere seguito e chiamato a fare delle visite psichiatriche . Inoltre Fausto chiamava mio padre e comunicava sempre a mia insaputa quello che facevo con la scusa che le mie condizioni di salute mentale fossero peggiorate . Una volta tornato a casa mio padre mi chiedeva con insistenza cosa era successo, facendomi ogni volta immagonare e stavo male anche quando uscivo di casa, mi portavo questo dolore alle spalle. A causa dell'inserimento nella cooperativa sociale Nazareno ho perso tanti anni e tante opportunità di lavoro e realizzarmi serenamente nella mia vita. Lo stipendio irrisorio che mi davano non era sufficente a vivere dignitosamente come avrei voluto.
Inoltre vorrei dire che per anni sono stato inserito nelle parrocchie di Carpi e più volte sono stato trattato male anche all’interno di queste, per la mia timidezza sono stato usato come raccattapalle alle partite di calcetto durante le sagre parrocchiali mentre altre volte io cercavo di inserirmi nel contesto corale e mi hanno isolato perché mi vedevano in compagnia di un'altra persona, Domenico (mio collega di lavoro al nazareno work) poiché questi ritenevano che avesse grossi problemi e mi hanno etichettato alla pari di lui .
La pensione di invalidità e le continue insistenze del Simap hanno fatto si che io dipendessi a tutti gli effetti dal medesimo ente. Quando assumevo psicofarmaci non ero al 100% nella mia forma fisica, il mio corpo si era anche un po’ deformato ed ero  sempre stanco a terra e avevo parecchi sbalzi d’umore che io normalmente non ho come persona e la gente si divertiva a crearmene ulteriormente mettendo zizzagne fra me e i miei amici per questo ho sofferto tante volte. A volte non ero capace di esprimermi a gesti e parole come meglio avrei voluto e molte volte la gente mi ha usato facendomi così prendere anche colpe di cose che neanche ero a conoscenza. La gente con la sua  scusa di farmi svegliare si divertiva a prendersi gioco di me quando assumevo farmaci , mi trattavano come fossi un giocattolo. Io mi sono sentito usato dalla gente che mi trattava male poiché a quel periodo non ero capace di esprimermi come volevo o in modo colto per farmi capire e per  questo sono stato ingiustamente giudicato in modo negativo.
Io avevo un vago interesse per il fenomeno degli spiriti e mi ero leggermente informato al fenomeno ufo/et ma i miei  interessi principali erano molto diversi da questi, sapevo di gente che si occupava di queste cose ma sono cose che per me non sono importanti . Ho avuto amici normali ma anche persone considerate con dei problemi ma che per me erano bravissime persone e che qualcuno di loro era trattato peggio di me e si tiene su di morale mediante il lavoro.
Devo dire un'altra cosa, riguardo al mio hobby che era il canto, nel corso degli anni in cui ho partecipato a molti concorsi ed ho vinto premi e medaglie ma senza che sopra di essi ci fosse apposto il mio nome e cognome , cioè senza avere avuto un minimo riconoscimento come persona in quanto tale.  
A mio parere al giorno d’oggi la sensibilità come qualità insita nelle persone non serve più , solo gli spietati e violenti fanno successo nella loro vita secondo il mio punto di vista vengono reputati normali le persone violente sia a livello fisico che mentale (soprattutto gli uomini), quelle che trattano male gli altri fregandosene  di tutto e di tutti . Le persone sensibili al giorno d’oggi sembrano essere considerate delle persone stupide.  A mio parere le persone tranquille e semplici , timide , faticano ad essere accettati dalla società in generale . Mi  spiace se qualcuno in compagnia con me  si sia  infamato , si sia reso ridicolo stando vicino a me, non voglio essere un peso per gli altri. Mi sono separato da tanti amici per fattori esterni .
Rilascio questa dichiarazione non perché cerco la ragazza su internet o sia alla ricerca di un’assistente sessuale, semplicemente spero che la mia vita e quella di tanti possa migliorare e io riesca ad uscire da questa fogna che psicologi e psichiatri mi hanno creato inabissandomi ed è probabile che tentino di inabissare chi mi è o mi è stato caro , cosa che io non voglio . Per me andare da questa gente (psicologi e psichiatri)  è come dare l’anima al diavolo. Speculano sulla tua ignoranza e ti vogliono fare annegare nei tuoi problemi.  C’è stata violazione di privacy esterna  ma certe cose dovevano rimanere a livello medico invece sono anche entrate nella mia vita personale . Io ritengo il malato non sia una proprietà ma abbia una sua vita personale che deve essere rispettata quanto una persona sana.  Io non mi considero un malato o un pazzo ma a causa di questi traumi inflitti da persone che dovrebbero tirarli via ho avuto una vita molto difficile.

Diego Bianchi


Io Samantha Buldrini non sono un medico, non sono un avvocato non sono un’infermiera e non ho avuto modo di assistere questa persona come se fosse un mio paziente e non sono una cura. Ho sposato questa causa dei disabili poiché da testimone esterna ho potuto verificare assistendo a degli episodi di queste persone ritenute inferiori o inesistenti per la società. Io direi di evitare ruote infinite, vale a dire situazioni di ciclicità , evitare lavaggi del cervello come fossero in lavatrice a persone che già hanno i loro problemi. Noi non vogliamo avere illusioni dopo quello che abbiamo passato. Colgo questa occasione per chiedere scusa all’ex utente MyaDeby e Diego Bianchi alle infamie che mia madre Lorella  diede a loro anni fa, tali infamie erano:  mia mamma dichiarava  che MyaDeby e Diego Bianchi e anche un'altra ragazza di nome Sara erano dei tossici con me inclusa in compagnia (io non prendo farmaci e psicofarmaci), forse proprio per questo che sul web si è diffusa questa voce sul blog chiamato "Il Peyote" succesivamente . Mia madre Lorella  non ha infamato certo per invidia l’ex utente Mya Deby , si sa che i malvagi vanno sempre avanti generalmente si vedono persone che occupano posizioni sociali più elevate che non sono persone per bene ma ormai  è così in tutti in campi. La mia speranza è che le cose cambino in fretta.

Samantha Buldrini

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