lunedì 20 dicembre 2010
giovedì 25 novembre 2010
La persuasione e la psicotronica

un pianeta di un'altra galassia

giovedì 18 novembre 2010
Gli scienziati registreranno i nostri sogni

domenica 14 novembre 2010
GLI UFO, GLI ALIENI E L'UFOLOGIA DI GO NAGAI
Ci sono illustrati praticamente dei casi che realmetne esistono nel mondo dell'ufologia.
Il tutto è sottotitolato in italiano e parlato in giapponese.
Michio Kaku parla di ufo e di alieni
sabato 13 novembre 2010
Ufo,avvistamento a Reggio Calabria la testimonianza di un meteo/climatologo

giovedì 11 novembre 2010
Dal pensiero positivo al pensiero creativo
Il Pensiero Positivo nasce come esigenza di modifica e di miglioramento della qualità della vita che può avvenire in noi attraverso l'osservazione dei nostri pensieri.
La nostra mente lavora in continuazione seguendo degli schemi appresi dall'ambiente circostante, famiglia, scuola, lavoro, amicizie. Spesso però questi schemi causano un pensiero limitante che può condurre anche a degli stati di sofferenza in quanto non offrono degli spunti positivi riguardo alla vita.
Quante volte la sera al ritorno dal lavoro, o comunque al termine di una giornata si passa in rassegna quello che è successo ma di questo si ricorda solo gli eventi negativi, di tensione?Anche questo è uno schema, pensare alle sole cose negative, e come schema può essere sostituito da uno migliore e più "CREATIVO" per la nostra esistenza.
Questi appunti sul modo di pensare sono una considerazione e non una critica a noi stessi. Uno dei concetti essenziali consiste nell'amare noi stessi, per quello che siamo, considerando che ogni cosa che abbiamo fatto fino ad ora era la migliore che potevamo fare in quel momento in base all'esperienza maturata.
Accettare questo ci permette di non auocriticarci, e di far giungere una maggior consapevolezza di prosperità nella nostra vita.Come potrete leggere ne "I Punti di Forza" ognuno è responsabile delle proprie esperienze, e siccome ogni nostro pensiero crea il nostro futuro, possiamo fin d'ora provare a modificare gli schemi mentali a cui abbiamo ricorso fino
Molti avranno visto il film "L'attimo fuggente" e sicuramente ricorderete la scena degli allievi che salgono sopra la cattedra per avere un altro punto di vista. Trovare altri punti di vista significa rendere creativo ogni nostro pensiero e ogni nostro istante.Per questo motivo molte persone che conoscono il pensiero positivo sono spinte attualmente a denominarlo CREATIVO, primo perché così si esce da una connotazione dualistica positivo-negativo secondo perché si dà al pensiero un'impronta neutra ma non limitante: creativo...
creativo di ciò che si ritiene utile ed importante per noi stessi. Lasciamo aperta la porta alle nostre enormi potenzialità, e ci accorgeremo che la nostra vita può guarire!
Una volta un amico disse parlando di una sua situazione: Questa è l'unica cosa bella di questo periodo.
Perché non dire: Questa è la prima cosa bella di questo periodo!Non è mancanza di realismo, è semplicemente lasciare aperta la porta ad altre possibilità... la nostra mente riceverà così un messaggio creativo, apportatore, di nuove opportunità, invece di quello limitante.
Provando solo a cambiare questa frase potremmo comprendere che dietro al concetto: questa è l'unica cosa bella..., si potrebbero nascondere in realtà altre situazioni, altre emozioni, quali ad esempio quella di non meritare altre cose belle!
Cercando in ogni istante di essere coscienti di ciò che si pensa. Possiamo lavorare oltre che sul nostro aspetto mentale anche su quello emozionale, liberandoci così dei vecchi pensieri limitanti e creare in ogni secondo un miracolo nella nostra vita.
IL LEGGENDARIO GEORGE ADAMSKI

La leggenda di George Adamski. Alla scoperta del capostipite dei "contattisti".
dall'articolo di Roberto PinottiÈ considerato il capostipite dei "contattisti", ed anche il più discusso.Per Adamski si arrivò a creare, negli Stati Uniti il neologismo: "contactee", in italiano "contattista", per indicare "chi dice di aver avuto un contatto con i piloti dei dischi volanti".Ci si chiede se i suoi "contatti" sono realmente avvenuti e se i sei testimoni, che vi avrebbero assistito (le due coppie di coniugi George Hunt e Betty J. Williamson, Alfred C. e Betty M. Bailey, oltre a Lucy McGinnis ed Alice K. Wells), hanno dichiarato la verità.Nel libro "The Saucers Speak" ("I dischi parlano"), sono trattati i contatti radio stabiliti prima e dopo il famoso 20 novembre 1952, proprio dai coniugi Williamson e Bailey, insieme agli studenti Betty Bowen e Ronald Tucker.I contatti radio erano veri? Erano veri i calchi delle impronte che il presunto Venusiano avrebbe lasciato sul terreno, e le fotografie scattate, secondo Adamski, il 13 dicembre allo stesso veicolo atterrato 23 giorni prima a Desert Center mentre sorvolava la sua casa?Nessuna prova di carattere scientifico può documentare come reali gli avvenimenti descritti in "Flying Saucers Have Landed" (tradotto in italiano: "I dischi volanti sono atterrati"), il primo libro scritto da Adamski, nel 1955, insieme a Desmond Leslie.

A BORDO DEI DISCHI VOLANTI

LA TERRA: UNA PRIGIONE PER EXTRATERRESTRI

UN "PREDICATORE" PER TUTTA LA VITA.
Ray Palmer, editore americano del Wisconsin, alcuni anni dopo la pubblicazione di "I dischi volanti sono atterrati", affermò che Adamski gli aveva sottoposto nel 1943 un racconto avente la medesima trama del suo primo libro.Al posto del pilota Venusiano, però, dall'UFO discendeva Gesù Cristo.Palmer scrisse nel 1965:«Noi non abbiamo mai definito Adamski un bugiardo ed ancora oggi accettiamo la sua storia per vera, pur sapendo che egli non incontrò nessun venusiano nel deserto nel 1952, che le impronte di quest'ultimo sono una contraffazione, e che egli non è mai salito a bordo del "ricognitore" di Venere».Questa la sua conclusione:«Adamski aveva un esperienza, genuina in ogni dettaglio, da rendere nota, ma dovette fare uso della saga dei dischi volanti come di un mezzo atto a proclamare il suo messaggio».Adamski si dedicò completamente alla predicazione di tale "messaggio" di buona volontà dei "Fratelli" dello spazio, nonostante l'età avanzata.Per rispondere alle migliaia di lettere che gli erano indirizzate, scrisse l'opuscolo "Questions and Answers" e quindi il volume "Flyincy Saucers Farewell" (tradotto in italiano: "I dischi volanti torneranno"), poi ancora "Cosmic Philosophy", "Telepathy" ed uno "Science of Life Study Course" limitato ad una ristretta cerchia di discepoli.I fondi ricavati erano impiegati esclusivamente per alla sua predicazione.Nel 1959 in un viaggio nel mondo, per un cielo di conferenze sulle sue esperienze, fu ricevuto dalla Regina Giuliana d'Olanda. In seguito visitò la Scandinavia e creò un International Get Acquainted Program (IGAP).Nei giorni immediatamente precedenti la morte di Giovanni XXIII, ebbe un contatto con il Vaticano, contatto del quale non trapelò nulla.

UN INCONTRO SEGRETO CON PAPA RONCALLI.
Adamski avrebbe portato un messaggio per il Pontefice, messaggio che si limitò a consegnare nelle mani di Papa Roncalli.Giunto improvvisamente a Roma dagli USA e fattosi vivo con Lou Zinsstag, (una svizzera parente del caposcuola della psicanalisi post-freudiana Carl Gustav Jung,) e con il Console dottor Alberto Perego, egli fu visto entrare in Vaticano poco prima della morte del "Papa buono".La Segreteria di Stato di Sua Santità, successivamente interrogata dall'inglese Ronald Caswell in merito alla natura della presunta visita di Adamski a Papa Giovanni morente, comunicò testualmente all'interessato, che "non era possibile fornire le informazioni richieste".Rimane che Adamski sia giunto a Roma e ripartito dopo la visita in Vaticano, evitando qualsiasi pubblicità.Il dottor Roberto Pinotti (autore dell'articolo da noi qui ripreso N.d.R.), porta la sua testimonianza sull'episodio e sulla personalità di Adamski:«"Credo - scrisse Adamski in una lettera indirizzataci il 15 luglio 1964 - che il messaggio dei Fratelli per il Papa avesse a che fare con il suo successore, poiché quanto questi era il favorito di Papa Giovanni".Cattolico praticante, Adamski vide nell'ecumenismo conciliare la migliore conferma della sintesi fra cristianesimo ed esoterismo orientale che, in un clima evangelico e comunitario, aveva perseguito fin dagli anni Trenta col suo "Ordine Reale del Tibet": una sintesi che a suo dire si identificava con la visione del mondo degli Extraterrestri.Gentile, preciso e telegrafico nelle risposte agli interrogativi che gli ponevamo periodicamente nelle nostre lettere, a conferma del contenuto dei suoi libri, Adamski dimostrò di essere dominato, negli ultimi anni della sua vita, da una problematico di carattere esistenziale e spirituale, più che di tipo scientifico».Nel 1961 Adamski dichiarò di essere stato portato su Venere e di avervi incontrato la moglie Mary scomparsa qualche anno prima, reincarnata in una bambina venusiana.I "Fratelli", rispondendo in tal modo ai suoi dubbi circa la realtà dell'immortalità e della reincarnazione dell'anima, si trasformarono così per lui in una sorta di "guide spirituali".Non era finita.Dopo Venere, Saturno: dal 27 al 30 Marzo 1962, Adamski affermava di esservi rimasto, quale osservatore, nel corso di una riunione dei 12 consiglieri del nostro Sistema Solare.A questo punto era sempre più difficile seguirlo.

FENOMENI MEDIANICi
Nel 1964, il suo ex-segretario C.A. Honey scrisse:«Le affermazioni di Adamski, circa il suo viaggio su Saturno, sono in completo accordo con le esperienze dello stesso tipo che i sensitivi (medium) riferiscono ogni giorno. Un'altra ragione per cui credo che egli si sia ingannato, pensando di avere fatto un viaggio sul piano fisico, è che egli cominciò a fare ricorso alla trance medianica circa due anni fa…»Concludendo:«Reputo che i Fratelli lo abbiano sotto controllo ipnotico. Penso che il suo viaggio su Saturno si sia compiuto nello stesso modo».Ci si chiede così se all'origine delle presunte esperienze di Adamski non vi siano stati dei fenomeni soggettivi di bilocazione, ma tutto ciò porta in una dimensione inesplorata e poco controllabile.Si ritiene che Adamski avesse delle facoltà telepatiche.Nel 1959, subito dopo l'udienza avuta dalla Regina Giuliana d'Olanda, Adamski si fermò a Roma dove fu ricevuto all'aeroporto dal console Alberto Perego, noto studioso della questione degli UFO.Mario Maioli confermò a Roberto Pinotti che Adamski dimostrò di possedere delle facoltà inconsuete.Adamski, Perego e Maioli erano stati a cena al ristorante, discutendo delle presunte esperienze di Adamski. I tre uscirono dal locale e si resero conto che sarebbe stato impossibile, ad un'ora simile, trovare un taxi. "Seguite me", disse Adamski ai suoi accompagnatori, "il taxi è da questa parte!". Sicuro di sé, come se avesse conosciuto Roma da sempre, Adamski si avviò per un dedalo di vicoli e strade finché, indicando una certa auto, esclamò: "Ecco il nostro tassista!", "Ma è un'auto privata, che fa?", obiettò Maioli. "...Ma er mestiere mio è proprio questo!", disse il conducente in romanesco. "Puro noi abusivi avemo da magnà... Su, venite..." Perego e Maioli si guardarono allibiti.All'uscita del ristorante Adamski aveva "sentito" telepaticamente il pensiero di quell'abusivo?La figura di quest'uomo costituisce un vero e proprio caso limite; chi lo vuole profeta, chi impostore, chi visionario.Una cosa però è certa: se mai egli avesse voluto un epitaffio in grado di rendergli giustizia sulla propria tomba, probabilmente nessuna frase sarebbe stata più indicata delle frasi contenute nel quarto capitolo di "Inside the Space Ships", intitolato "Il mio primo sguardo allo spazio" e riferite al primo viaggio compiuto dall'autore a bordo di un "disco volante":«...Ebbi una certa sorpresa nel costatare come lo sfondo dello spazio interplanetario sia totalmente nero. Nondimeno, mi resi subito conto che qualcosa stava accadendo tutt’intorno a noi, come se miliardi e miliardi di lucciole stessero svolazzando ovunque, muovendosi in tutte le direzioni, appunto come fanno le lucciole. Soltanto, erano di diversi colori, come in un gigantesco spettacolo di fuochi d'artificio, che era però di una tale bellezza da incutere un riverente timore…»Nel suo libro, apparso in America nel 1955, Adamski aveva descritto le cosiddette "lucciole spaziali", osservate dai nostri astronauti in orbita intorno alla Terra e delle quali mai si poteva sospettare l'esistenza prima del 1961.IL VENUSIANO ADAMSKIAntonio Ribera ha scritto:«La principale obiezione che muoviamo al bel venusiano di Adamski, è proprio la sua bellezza tanto venusiana. Però, analizzando più dettagliatamente la questione, abbiamo scoperto anche di più: che l'essere dello spazio tanto bello è lo steso Adamski, idealizzato. È una proiezione, un'incarnazione degli ideali di questo filosofo pacifista con atteggiamenti da vegetariano e da teosofo.Il suo venusiano è un Adamski biondo come era lui, però più giovane, più bello e che predica la pace e la fine della corsa agli armamenti atomici.I suoi propositi innegabilmente buoni fanno sì che gli si possa perdonare, in parte.Probabilmente, Adamski creò il suo mito basandosi su qualche fatto reale: l'osservazione di un UFO, le sue fotografie. Se il suo venusiano non gli somigliasse tanto, fino a sembrare quasi un suo figlio spirituale, crederemmo di più in lui. Però Adamski si è portato il suo segreto nella tomba, morendo il 23 Aprile 1965 di un attacco cardiaco nell'ospedale di Washington. Riposi in pace».
SEPOLTO NEL CIMITERO DEGLI EROI
Ma perché ad Arlington, il cimitero degli eroi?Adamski aveva prestato servizio militare di leva, durante la Grande Guerra "imboscato" in cavalleria lungo il confine messicano. Quale servizio reso alla nazione gli si riconosceva accogliendone i resti ad Arlington?Ancora il dottor Roberto Pinotti ricorda:«Egli, dal canto suo, difese il suo primato: nelle numerose lettere indirizzateci nei due anni (dal 1963 al 1965) in cui siamo stati in rapporto epistolare, "GA" bolla con pesanti giudizi tutti gli altri contattisti americani e di altri paesi venuti alla ribalta nella sua scia, invitando a diffidare, in particolar modo, di quanti - per i loro pretesi contatti - facciano sistematicamente ricorso a fenomeni di ordine medianico e di quanti credono di ricevere messaggi "telepatici". Adamski, infatti, lo si consideri un abilissimo imbroglione od un fedele testimone, fa invariabilmente parlare i suoi extraterrestri, limitandosi solo a prendere atto delle loro rivelazioni e senza anzi mancare di rivelare come i suoi amici sembrassero talvolta volergli nascondere qualcosa: "Avvertii - leggiamo nel capitolo nove di "A bordo dei dischi volanti" che vi potevano essere delle cose che essi non intendessero farmi vedere...»E se Adamski fosse stato ingannato dai suoi interlocutori anche sul loro luogo di provenienza...?Leon Davidson, ha ravvisato nei "piloti" di Adamski dei terrestri, agenti della CIA, con l'incarico di presentarsi come originari di mondi inabitabili, con lo scopo di dare origine a testimonianze non credibili e quindi false; per gettare discredito sulla questione degli UFO e sulla loro origine extraterrestre.Adamski, dunque, come strumento di controinformazione sugli UFO.Una lettera del 1957, in fotocopia, fu fatta pervenire da Adamski al dottor Roberto Pinotti.Nella lettera, indirizzatagli su carta intestata del Dipartimento di Stato da un certo R. E. Straith al quale non fu più possibile risalire; si dice al "contattista" di proseguire il suo operato.Adamski lo ha fatto, autentico o falso che fosse l'invito.Come afferma Aimé Michel, nessuno più di lui - in buona fede o no - ha contribuito a complicare il già complesso quadro dell'ufologia, screditando nel contempo l'intera questione agli occhi di quegli studiosi che avrebbero potuto e dovuto dare un contributo notevole alla sua soluzione.In ogni caso, George Adamski ha acquisito un posto di primo piano nella storia del fenomeno UFO.
fonte:http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/nu02_01i.htm
fonte:Notiziario UFO - n. 2 (Settembre - Ottobre 1995)
domenica 7 novembre 2010
UFO Discovery STS 133
5/11/2010 VORAGINE IN BRASILE IN TEMPO REALE,PORTO SPROFONDA IN ACQUA
venerdì 5 novembre 2010
Germania: enorme voragine in strada nella notte, 23 palazzi evacuati



LUMINOSO OGGETTO BLU AVVISTATO IN SUD CAROLINA

fonti:
giovedì 4 novembre 2010
UFO su ROMA filmato dei Militari 6-6-2010
Senza perdersi d’animo, uno dei tre ha estratto il telefono cellulare ed ha filmato per circa un minuto l’incredibile scena. Ma che cosa si vede in questo filmato già pubblicato su Youtube? Esattamente ciò che i tre hanno immediatamente dichiarato ad una pattuglia dei carabinieri che stava operando in zona, ovvero si notavano distintamente tre luci assai luminose, due abbastanza vicine fra di loro ed una assai distanziata, quasi in posizione verticale. Tutte e tre evoluivano assai lentamente e quella sotto, in particolare, sembrava diminuire vistosamente di luminosità per poi riprenderla ad intervalli brevissimi.
Certo che il video digitale di un telefonino non può rendere al 100% la realtà avvistata dai tre militari, specialmente se usato di notte. Infatti, come ben sappiamo noi ufologi e, penso, tutti i bravi fotografi, uno dei più gravi problemi tra i tanti del formato digitale, vi è certamente quello legato al “Sistema di formazione dell’immagine”, di cui mai nessuno parla allorquando si danno segnalazioni fotografiche di presunti oggetti volanti. Vediamo brevemente di che cosa si tratta, sia per dare un aiuto ai nostri colleghi ufologi che, assai di frequente, tendono a validare ogni avvistamento corredato da una o più immagine digitali, preoccupandosi solo di avvisare il lettore della possibilità della contraffazione digitale, tanto di moda sul web, sia per fare un po’ di chiarezza in un campo che è già poco chiaro di per se stesso.
Dunque, diciamo che ogni sistema di formazione di immagini digitali, come potrebbero essere, appunto, una semplice fotocamera, una videocamera o un telescopio, può non fornire un’immagine fedele al 100% dell’oggetto della ripresa, in modo particolare se questi si presenta di dimensioni minute e con un’illuminazione scarsa, a causa di due problemi: il primo è quello meno noto dell’annebbiamento dell’immagine generale (blurring) mentre il secondo è quello più noto del rumore di fondo (noise), conosciuto da molti poiché ogni programma di gestione della grafica digitale presenta un apposito filtro per correggerlo almeno parzialmente, operazione più conosciuta col termine di “ripulitura dell’immagine”. Il problema della perturbazione del blurring, legato alla ricostruzione di un’immagine determina, dunque, un effetto decisamente negativo e non rispondente alla realtà vista dall’occhio.
A questi due problemi vanno poi aggiunti quelli della quantità complessiva dei pixel, quello della pressione sul pulsante dello scatto, quello del fermo dell’apparecchio, quello delle lenti del sensore CCD, quello dell’incidenza delle fonti luminose, quello della quantità di luce infrarossa catturabile: insomma, dietro ad uno scatto o una ripresa digitali vi sono un mare di insidie da evitare ed un oceano di conoscenza da sapere, che noi abbiamo illustrato nello storico articolo “Fotografare un Ufo”.
Con tutto ciò non si vuole togliere nulla al video in oggetto, girato ottimamente e che dimostra, senza ombra di dubbio, che quella notte sui cieli di Roma c’era qualcosa di assai misterioso sul quale farebbe bene ad indagare la nostra Aeronautica Militare, ma si vuole far chiarezza sul perché di quelle immagini che si dipanano fino a scomparire, che si allargano e si restringono, che si allungano e si accorciano in virtù dell’unico fattore discriminante: la quantità di luce (fotoni) che emettevano e che ha permesso al sensore CCD di essere catturata e trasformata in immagine.
martedì 2 novembre 2010
attività vulcanica novembre 2010

Etna: modesta emissione di cenere dalla Bocca nuova
Sequenza di tre esplosioni nella notte, attivita' gia' esaurita
(ANSA) - CATANIA, 1 NOV - Tre esplosioni sono state registrate sull'Etna a partire dalle 2.30 dalla Bocca nuova. Non c'e' stata emissione di lava. Il fenomeno, che e' stato accompagnato da un lieve terremoto si e' esaurito dopo alcune ore, e' stato accompagnato da una modesta emissione di cenere che e' ricaduta nella zona sommitale del vulcano senza creare problemi alla popolazione ne' al traffico aereo. Il livello del tremore dei condotti interni dell'Etna sono su valori normali, segnale che non c'e' risalita di magna. Per l'Ingv e' una normale attivita' dell'Etna. (ANSA).
01novembre,09:21fonte:http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sicilia/2010/11/01/visualizza_new.html_1726070023.html
Islanda, si teme l'eruzione del vulcano Grimsvötn
Dopo i grandi disagi al traffico aereo provocati sei mesi fa dall'eruzione del vulcano islandese si temono ora nuovi problemi. Questa volta a causarli potrebbe essere il vulcano Grimsvötn.
Secondo gli esperti tra pochi giorni il vulcano potrebbe entrare in eruzione e causare, di conseguenza, un nuovo stop dei voli in europa. Geologi, vulcanologi e meteorologi sono concordi nell'affermare che alcuni segni sembrano non lasciare spazio a dubbi. Il livello delfiume Gigja è triplicato nel corso della notte tra il 31 ottobre e il primo novembre. Fatto non di poco conto se si considera che il Gigja è il corso d'acqua che scende dal Vatnajökull, il ghiacciaio più grande d'Europa, sotto il quale si trova proprio il cratere del Grimsvötn nel sud-est dell'Islanda. Nelle ultime 48 ore, poi, i sismografi hanno registrato un'intensaattività sismica, con tre importanti scosse comprese tra 2,7 e 4 gradi Richter.
Secondo gli esperti, tuttavia, un'eventuale nube di cenere dovrebbe essere di volumi inferiori rispetto a quella verificatasi nella primavera scorsa. Nel frattempo le autorità islandesi hanno fatto sapere che è difficile valutare eventuali problemi per il traffico aereo, 'dipende se ci sarà un'eruzione di lava o una nube di ceneri come per l'Eyjafjallajokull'.
(foto © LaPresse)
15:47 mar 02 novembre 2010 fonte:http://viaggi.excite.it/islanda-si-teme-leruzione-del-vulcano-grimsvotn-N56243.html
lunedì 1 novembre 2010
gatto preso a calci
domenica 31 ottobre 2010
Gli Usa pronti per la "quinta dimensione" della guerra

giovedì 21 ottobre 2010
domenica 17 ottobre 2010
UFO- MISTERIOSI OGGETTI VOLANTI SU NEW YORK CITY.
13 Ottobre 2010: scatta l’allarme UFO anche su New York. I centralini della polizia di Manhattan e della F.A.A. (Federal Aviation Administration), l’ente che sovrintende l’aviazione civile, vengono letteralmente subissati da centinaia di telefonate da parte dei cittadini che chiedono notizie in merito ad una decina di oggetti argentei visibili nel cielo in pieno giorno (13:30 circa). Essi si trovano ad un’altezza di circa 4000-5000 metri ma sono perfettamente visibili ad occhio nudo. Uno degli oggetti, diverso dagli altri, descritto dai testimoni come simile ad una “medusa” con luci riflettenti, sembra librarsi nel cielo come se volesse appositamente “farsi notare” dai passanti. Alcune fonti delle forze dell’ordine ipotizzano che possa trattarsi di semplici palloni, ma decine di persone radunatesi per le strade, fotografano e filmano gli oggetti convinti che possa trattarsi di veri e propri UFO.
Dal canto suo, la F.A.A. ha confermato di aver ricevuto moltissime telefonate al centro operativo ma dopo aver esaminato i radar ed effettuato i riscontri tecnici di rito ha dichiarato di non aver registrato alcun fenomeno anomalo di rilievo.
Il dubbio quindi permane: cosa ha attraversato i cieli di New York City?
ed ecco il filmato in lingua originale mandato in onda dall'emittente statunitense ABC:
fonti:
giovedì 14 ottobre 2010
Il caso di Bob White: la prova definitiva circa l’esistenza di civiltà aliene?

Nel 1985 la vita di White cambiò improvvisamente: mentre stava viaggiando, sulla sua automobile, da Denver a Las Vegas, Bob e la sua compagna furono protagonisti di un incontro ravvicinato del terzo tipo. I due, infatti, poterono osservare sbalorditi, al confine tra il Colorado e lo Utah, un ordigno non identificato che solcava il cielo. Lo stupore crebbe, quando Bob trovò un oggetto metallico che era caduto dall’U.F.O.: egli non rivelò mai alcunché dell’accaduto fino a quando andò in pensione, nel 1996.
In quell’anno Bob, su consiglio del M.U.F.O.N, cui si era rivolto, mandò un frammento dell’oggetto al N.I.D.S. (National Institute of Discovery Science).[1] L’istituto a sua volta consegnò il reperto ad un laboratorio del New Mexico affinché fosse compiuta un’analisi metallurgica. Altri esami furono condotti alla fine degli anni ‘90 del XX secolo, mentre vari programmi televisivi e radiofonici dedicarono spazio ad uno dei più significativi casi dell’Ufologia.
Bob White firmò una dichiarazione giurata circa il suo avvistamento. Nel 1998 superò l’esame con il poligrafo. Nel 2000 venne a sapere che l’oggetto da lui reperito era identico a quello descritto in un documento recentemente declassificato e riferito ad un episodio occorso nel 1940. L’oggetto era esaminato all’interno di un rapporto militare del Counter Intelligenge Corps. Il file era denominato “Flying saucer from Denmark”. Nello stesso anno Bob ed il suo socio, Larry Cekander, aprirono il Museo dell’inesplicabile a Reed Springs (Montana).
Furono in seguito condotti altri test del “manufatto”: risultò che irradiava energia elettromagnetica, raggi gamma e neutroni.
Le analisi più accurate dell’oggetto furono eseguite da David Lamb, esperto in fisica dei materiali. L’artefatto rivelò la struttura policristallina di un semiconduttore. Vi fu rintracciata una concentrazione di argento pari al 4,3 per cento: sulla Terra l’argento in questa concentrazione è usato come catalizzatore nelle reazioni chimiche. Lamb affermò che, associato all’alluminio, potrebbe essere usato per dissipare campi elettromagnetici. Lo scienziato ipotizzò che fosse un quasi-cristallo di struttura molto complessa. Quasi-cristalli di questo tipo sono stati creati solo negli ultimi anni nell’ambito della nanotecnologia.[2]
Secondo altri studiosi, che, però, non motivano le loro conclusioni, l’oggetto di White sarebbe sovrapponibile a prodotti terrestri.
[1] Il M.U.F.O.N., Mutual U.F.O. network è una delle più importanti associazioni ufologiche del mondo, nata negli Stati Uniti nel 1973, in seguito alla crisi di due gruppi storici, l’A.P.R.O. ed il N.I.C.A.P.
[2] I quasi-cristalli sono solidi di composti intermetallici che, pur presentando caratteristiche simile a quelle dei cristalli, ne differiscono per una posizione non periodica degli elementi costitutivi ed in quanto si discostano dalle leggi della cristallografia. I materiali quasi-cristallini sono per lo più rappresentati da leghe di alluminio con nichel, ferro e cobalto. I quasi-cristalli possiedono notevole leggerezza, resistenza alle deformazioni e buona conduttività. Fu un materiale quasi-cristallino quello reperito a Roswell nel 1947?
Fonti:
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. quasi-cristalli
R. Malini, U.F.O., il dizionario enciclopedico, Milano- Firenze, 2002, s.v. M.U.F.O.N.
B. White, U.F.O. hard evidence, 2009